Io vado in moto principalmente per 3 motivi: scoprire, rilassarmi e scappare… ecco sabato scorso avevo bisogno di scappare… da tutto e da niente forse un po anche da me stesso senza però dover andare troppo lontano. Così ho preso la mia moto, come al solito di “mattino presto” intorno a mezzogiorno e sono partito da Sestri Levante e mi sono diretto al Bracco per un caffè al Tagliamento(uno degli ultimi perché ho saputo che domenica 15 ottobre sarà il loro ultimo giorno di apertura). Strada di casa che conosco quasi a memoria aria fresca e tante curve una dopo l’altra, arrivato al bivio svolto per Varese Ligure e salgo sul passo Centocroci che con i suoi 1055mt separa la Val di vara dall’Emilia, un po di foschia qualche cercatore di funghi e la strada davantia me. Scendo lungo il susseguirsi di curve fino al bivio per Santa Maria del Taro e poi su fino al passo del Bocco avvolto da una fitta nebbia, dove però si riesce a vedere fortunatamente il rifugio del bocco, consigliato un posto valido per assaggiare i piatti tipici del posto, cinghiale, polenta, bolliti e primi locali. Dopo pausa ristoratrice si scende verso mezzanego e poi veloce verso casa.
Giretto carino di un paio d’ore abbondanti, bello soprattutto il passo del bocco con belle curve alcune belle ampie e asfalto rifatto da poco.
Buona strada
Ore 9.30 partiamo dall’hotel Sole di Prato allo Stelvio, un albergo molto carino e comodo con personale disponibile ed anche preciso e a volte un po pignolo… Iniziamo una leggera salita e mentre affrontiamo il primo tornante leggiamo un numero… 48… eh si, per arrivare in cima dobbiamo affrontare ben 48 tornanti,
uno dopo l’altro,stregati da un atmosfera surreale, nuvole basse un po di traffico si.. ma sembrava tutto ovattato ed emozionante, strano a scrivere queste parole ma è un emozione che consiglio di vivere una volta nella vita. Si va avanti e dopo un Po si arriva in cima …CIMA COPPI
Èstrano siamo a 2760 mt. E ci sono baracchini che vendono hot-dog… a tal proposito anche se erano le 10.30 io lo avrei mangiato volentieri ma gli altri non hanno voluto, mi dovrò rifare… una banca con bancomat e tantissima gente. Dopo una pausa iniziamo la discesa ma anziché scendere verso Bormio svoltiamo a destra per la Val Mustair in Svizzera tanti pascoli verdi, strade belle, con curve sinuose che riappagano i nostri occhi fino ad arrivare all’imbocco del tunnel munt la schera, dove si deve pagare 12€ per l’ingresso (si paga all’uscita), ma si taglia un bel pezzo di strada e appena fuori siamo al passo Gallo e si costeggia tutto il lago fino ad arrivare a Livigno.
Dopo aver passato una notte ristoratrice presso gli appartamenti dell’astrahotel proprio in centro a Livigno, partiamo in direzione di Saint Moritz passando dal passo del bernina e il lago biancoe dopo un po di bella strada al fianco di pascoli di mucche e pecore arriviamo a Saint Moritz bella cittadina ma non mi ha emozionato, però ho mangiato un hot dog leccornioso… Non troppo economico ma ne è valsa la pena … e poi ero un debito dallo Stelvio.
Lasciamo alle nostre spalle la cittadina e iniziamo a fiancheggiare i laghi dove fanno da cornice una miriade di kite surf coloratissimi…km dopo km scolliniamo il passo Maiola e inizia una stupenda discesa di curve e controcurve una più bella dell’altra rimango affascinato e me la godo tutta senza pensare a niente ma solo strada, sole e la musica della moto.
Dopo qualche km che la strada torna pianeggiante torniamo all’interno dei nostri confini e scendiamo in Val Chiavenna dove troviamo sulla strada un chiosco per biker molto carino e hanno anche carta e prodotti per pulire i caschi ed il personale è molto gentile e disponibile e a malincuore ci salutiamo e ci diamo un arrivederci al prossimo giro.